martedì 3 febbraio 2015

Winter


    Ogni pelle ha un suo sapore e un odore differente, unico e inconfondibile, ma non ho mai prestato attenzione a questi piccoli dettagli.
Il sesso è sempre stato per me qualcosa per appagare un desiderio immediato, un bisogno fisico, un istinto animale, nulla di più.

"E' stato splendido. Speciale."

   Erano state le prime parole che mi aveva rivolto John, ancora sdraiati su quegli asciugamani scomodi. 
Non mi ero mai concessa il privilegio di permettere al sudore di asciugarsi ancora avvolta da quel profumo maschile in modo da memorizzarlo.

"Non è stato semplice sesso è stato...come qualcosa di più importante. Un suggello."

    Avevo spalancato gli occhi osservando il soffitto che sembrava avvicinarsi a me sempre di più, soffocandomi. Avevo sorriso utilizzando la scusa che dovevo tornare a casa per andare a far lezione presto il giorno dopo per rivestirmi in fretta.

Lui sorrideva.
Io tremavo.

   Non poteva comprendere come quelle parole bruciassero più della marchiatura a fuoco che ho sul fianco così che, nella certezza del terrore che provavo gli avevo lasciato l'ombrello correndo sotto la pioggia per lavare via quell'odore estraneo che mi rendeva prigioniera di legami invisibili.


***


Clackline, 25 Dicembre 2504


Nevica fuori dalla finestra dell'ospedale.
Ancora dolorante per l'intervento che le ha estirpato l'ultima parte di una stupida fantasia, scrive una giovane Sophia su un piccolo diario, prude il collare che le stringe sempre troppo il collo.




Inverno

Si è fermato il tempo
sotto i ghiacci perenni
di un inverno che, 
senza possibilità di ritorno,
ha avvolto ogni cosa.
L'Estate, 
prigioniera di catene invisibili,
resta immobile a osservare
la neve cadere, immobile.

Si è fermato il tempo, 
come il mio cuore
sotto la pressione della gravità
che, implacabile
riduce al nulla ogni tentativo
di spiccare il volo.
Così che, seppur priva di collare,
resto prigioniera
delle mie Paure.

E le braci di quel fuoco,
lentamente,
consumano i loro giorni
soffocando la luce
divorata dall'oscurità.