giovedì 9 aprile 2015

Jealousy

Horyzon, 8 Aprile 2517


Che cos'è l' amore?

Avevo creduto di averlo trovato in Pierre molto tempo fa, quando sognavo la libertà data da una promessa di matrimonio falsa come una banconota da sette dollari e un figlio illegittimo in grembo, ho iniziato a comprenderlo nel momento in cui Adrian mi aveva aperto gli occhi su di lui. Il risveglio dalla mia finta illusione, quando compresi che andasse letteralmente a prostitute, fu terribile. Ma nella distruzione totale vi era stata la creazione di qualcos'altro di più puro che solo adesso riesco a contemplare nella sua totalità.
Avevo giurato a me stessa che non avrei più rivisto nè sentito Adrian per nessuna ragione al mondo e, conoscendo il suo dannato orgoglio, ero certa che lui non si sarebbe fatto vivo ma, come al solito, 

avevo fatto i conti sbagliati.

Nel suo impaccio ben camuffato, avevo visto gli occhi di un uomo innamorato. 
Ma poteva l'arrogante Adrian Smoke essere veramente caduto nelle spire implacabili di un semplice sentimento o era solo parte di un piano?

"Avrei vinto due volte sposandoti. Avrei avuto il posto nell'azienda di tuo padre con la fedina pulita, e avrei avuto te."
"Si, da manipolare come meglio credevi."
"No, come mia pari."
"Se sei sincero, baciami."

Fossi stata una cliente non si sarebbe fatto il problema a farlo, ma verso di me non ha mai dimostrato la minima attenzione in pubblico per evitare fastidiose domande. Ero già pronta a girare i tacchi ed andarmene quando, una volta tiratomi a lui, aveva sigillato la sua promessa.

Era di nuovo nel mio letto ma, questa volta, privo di qualsiasi maschera.

Eppure, in quella strana serenità che la sua presenza riesce a infondermi, droga letale e silente, la consapevolezza di ciò che fosse e di cosa facesse mi divorava l'anima.

"Con quante sei andato? Intendo da che sei tornato?"
"Molte...da che ci siamo rivisti solo alcune."
"Una dozzina quindi..."

E nel veleno della gelosia che quelle parole mi suscitavano, vi erano altri sentimenti che facevano a cazzotti con la mia persona, qualcosa che non avevo mai sperimentato prima di quel momento. 

"[...] Da che sei tornato sono stata solo con te."
"[...] Posso fare a meno di loro...di te no. L'ho capito quando ho rischiato di perderti."
"Quindi anche io potrei andare con qualcun altro l'importante che 'tu sia l'unico'?"
"Si, a determinate regole che dovremmo concordare."
"Devo bere..."

La lealtà verso di lui e il saper perdonare qualsiasi cosa potesse farmi, a prescindere da quanto mi farà male, a prescindere da quanto sia in grado di affondare la sua lama nelle mie viscere e rigirarne il coltello mille volte.
Ho accettato un patto col Diavolo acconsentendogli di fare ciò che vuole nonostante ucciderei chiunque si avvicinasse a lui. Non sono mai stata gelosa, nemmeno possessiva delle mie cose, ma di lui...

Che cos'è quindi l'amore?

Una droga potente di cui non puoi fare a meno e per cui saresti disposta a fare qualsiasi cosa per averla accanto a te, persino bruciarti viva a poco a poco, soffocando te stessa, solo per quell'unico sorriso che sai sia sincero e che dedica esclusivamente a te.