giovedì 2 aprile 2015

Revelation


Horyzon, 3 Aprile 2517

"Il mio tesoro che mi chiama? Come stai?"
"Non chiamarmi più tesoro..." il tono di voce decisamente alterato
"Che succede?"
"Come hai potuto? Come hai lontanamente pensato che non sarei venuta a saperlo prima o poi?"
"Di cosa stai parlando Sophia?"
"TU... tu hai pianificato il mio matrimonio, hai..."

    Mi ero morsa con rabbia le labbra mentre maledicevo in cuor mio le uniche due persone che, in modi assurdi e del tutto insani, erano gli unici che abbia mai considerato "affetti".


***

poche ore prima

"Fin dal primo momento che ti ho vista ho sempre saputo che un giorno tu mi avresti portato vantaggio... quel vantaggio era John Tyler. Il nostro accordo era che lui mi avrebbe offerto protezione, in cambio io avrei dovuto sposarti..."

Imbrogliata.

     Lei, quella sempre in grado di leggere nel modo più corretto le persone, era stata letteralmente presa in giro da John Tyler e da Adrian Smoke che, da anni, avevano progettato un futuro dove lei diventava una semplice merce di scambio.
Libera, eppure sempre un oggetto.

"Che figlio di puttana...vendere propria figlia per avere un erede maschio a cui lasciare tutto e che sapesse amministrare al meglio l'azienda di famiglia."

     E, in quel momento, aveva continuato a ripetersi le parole che, tempo prima, in quella fatidica sera, aveva detto alla bionda.

*Ti mangerà, ti consumerà e ti sputerà come una cicca senza sapore.*

"Non provare a cercarmi più. Addio."


***

"Non ti perdonerò mai per avermi utilizzato come merce di scambio."
"Perchè vorresti farmi credere che non sei innamorata di quell'uomo?"

    Avevo iniziato a piangere silenziosamente mentre quella domanda era come tanti pugnali conficcati nel mio cuore. Avevo fatto passare alcuni minuti di silenzio prima di riuscire a trovare il coraggio di parlare.

"Sono follemente innamorata di lui, ma non lo avrei mai e poi mai costretto in qualcosa che sapevo che gli sarebbe stato troppo stretto. Non lo avrei mai obbligato ad amarmi, figuriamoci a sposarmi! Non chiamarmi più."

Nella mia vita ho sempre imparato a non fidarmi di nessuno cercando di sfruttare ciò che era possibile ma tenendo sempre un occhio ben allerta pronta a parare qualsiasi colpo.
Avevo abbassato la guardia con i due uomini più pericolosi ed ero rimasta nella merda.
Non avrei mai più concesso la mia fiducia a nessun altro.

E' una promessa.